Unione Civile e Convivenza: Quali Diritti Spettano ai Partner e Cosa Cambia Rispetto al Matrimonio?

L'ordinamento giuridico italiano riconosce diverse forme di unione tra persone: il matrimonio tradizionale, l'unione civile e la convivenza di fatto. Questi istituti, pur condividendo alcuni aspetti, presentano differenze sostanziali in termini di diritti, doveri e tutele legali. La Legge 76/2016 (Legge Cirinnà) ha introdotto una regolamentazione organica delle unioni civili e delle convivenze di fatto, colmando un vuoto normativo significativo. Tuttavia, permangono distinzioni importanti rispetto al matrimonio, soprattutto in ambito successorio, patrimoniale e familiare. Questo articolo analizza nel dettaglio le caratteristiche di ciascun istituto, evidenziando similitudini e differenze, per offrire una guida completa a chi deve scegliere la forma di unione più adatta alle proprie esigenze.

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Diritti dei genitori nella separazione: guida pratica all'affidamento e al mantenimento dei figli

La separazione personale dei coniugi è un momento complesso nella vita familiare, che richiede una valutazione attenta sia degli aspetti giuridici che di quelli umani. L’ordinamento giuridico italiano ha sviluppato un sistema normativo strutturato che pone al centro la tutela del superiore interesse dei minori, bilanciandolo con i diritti e i doveri dei genitori.Fondamento costituzionale e principi generaliLa base normativa è rappresentata dall’articolo 30 della Costituzione, che sancisce il diritto e il dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio. Questo principio trova ulteriore specificazione nell’articolo 316 del Codice Civile, che definisce la responsabilità genitoriale come un diritto e dovere da esercitare congiuntamente, sempre nell’interesse dei figli.L'affidamento dei figli: regole e criteriL’articolo 337-ter del Codice Civile stabilisce il diritto del minore a mantenere un rapporto stabile e significativo con entrambi i genitori, ricevendo da ciascuno cura, educazione, istruzione e assistenza morale. Inoltre, viene garantita la possibilità di mantenere rapporti significativi con i nonni e altri parenti di entrambi i rami familiari.La giurisprudenza, come confermato dalla Cassazione civile con l’ordinanza n. 18603 del 2021, ribadisce che l'affidamento condiviso è la regola generale, mentre l'affidamento esclusivo è un'eccezione applicabile solo quando la condivisione risulti dannosa per il benessere del minore.Il mantenimento dei figliL’articolo 315-bis del Codice Civile sancisce il diritto del figlio ad essere mantenuto dai genitori. La determinazione del contributo di mantenimento si basa su molteplici fattori, tra cui le esigenze attuali del figlio, il tenore di vita durante la convivenza familiare, i tempi di permanenza presso ciascun genitore e le rispettive capacità economiche.Come sottolineato dal Tribunale di Palermo nella sentenza n. 3997 del 2022, il mantenimento deve garantire ai figli un tenore di vita adeguato alle risorse familiari e alle loro legittime aspettative di crescita personale e professionale.Diritto di visita e frequentazioneLa regolazione dei tempi di permanenza presso ciascun genitore deve assicurare una presenza significativa di entrambi nella vita del minore. Il Tribunale di Vercelli, con la sentenza n. 16 del 2023, ha introdotto modalità flessibili per gestire gli incontri, prevedendo percorsi graduali di riavvicinamento supportati da professionisti nelle situazioni più delicate. Modifiche e revisioni dei provvedimentiL’articolo 337-quinquies del Codice Civile consente di richiedere in qualsiasi momento la revisione delle disposizioni relative all'affidamento dei figli, all’attribuzione della responsabilità genitoriale e alle modalità del contributo al mantenimento, qualora emergano nuove esigenze o cambiamenti significativi nelle circostanze.ConclusioniLa normativa italiana in materia di separazione si distingue per un approccio che privilegia il superiore interesse del minore, promuovendo la corresponsabilità genitoriale e il mantenimento di relazioni significative con entrambi i genitori. La giurisprudenza italiana ha consolidato criteri chiari per applicare questi principi, sempre con l’obiettivo di garantire il benessere psicofisico dei minori coinvolti.

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Amore, Amicizia e Legalità: I Reati da Evitare nelle Relazioni

San Valentino non è solo una festa di cuori e fiori: è un’occasione per riflettere sull’importanza di rispetto, fiducia e legalità nelle relazioni. A volte, travolti dalle emozioni, possiamo compiere azioni che superano i confini della legalità, con conseguenze serie e durature. Ecco alcune cose fondamentali da sapere per proteggere noi stessi e le persone che amiamo.

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L'Utilizzo del Cellulare alla Guida: Conseguenze e Sanzioni nel Codice della Strada

L'uso del telefono cellulare durante la guida è una delle infrazioni più comuni e pericolose del Codice della Strada. Regolato dall'articolo 173, questo divieto impedisce al conducente di utilizzare apparecchi radiotelefonici, smartphone o dispositivi simili che richiedano persino un momentaneo distacco delle mani dal volante. La finalità della norma è chiara: prevenire situazioni di rischio grave causate dalla distrazione del conducente, proteggendo non solo la sua sicurezza, ma anche quella degli altri utenti della strada.Per contrastare questo comportamento, il legislatore ha introdotto un sistema sanzionatorio progressivo e severo, soprattutto in caso di recidiva. Alla prima violazione, il conducente rischia una multa compresa tra 250 e 1.000 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente. A ciò si aggiunge la possibilità di sospensione della patente, decisa dal Prefetto, per un periodo che varia da 15 giorni a un mese. Inoltre, gli agenti di polizia possono applicare immediatamente la cosiddetta "sospensione breve".La sospensione breve comporta il ritiro immediato della patente se il conducente ha meno di 20 punti al momento della violazione. La durata dipende dal punteggio residuo: 7 giorni per chi ha almeno 10 punti, 15 giorni per chi ne ha meno di 10. In caso di incidente stradale, questi termini vengono raddoppiati, aumentando la gravità della sanzione.Se la violazione viene ripetuta entro due anni, le conseguenze diventano ancora più pesanti. La multa può variare tra 350 e 1.400 euro, la decurtazione di punti aumenta a 10, e la sospensione della patente può durare da uno a tre mesi. Anche in caso di recidiva, resta applicabile la sospensione breve immediata.Come evidenziato dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 34489 del 2020, il sistema sanzionatorio non è solo punitivo, ma anche preventivo ed educativo. L'integrazione tra multe, sospensioni della patente e il sistema a punti mira a responsabilizzare i conducenti e a dissuadere comportamenti che mettono a rischio la sicurezza stradale.È importante sottolineare, come chiarito dal Consiglio di Stato nella sentenza n. 309 del 2019, che l’applicazione di queste sanzioni è automatica e non lascia margini di discrezionalità all’amministrazione. Dopo la sospensione breve, il conducente è comunque tenuto a rispettare l’intero periodo di sospensione stabilito dal Prefetto, il che potrebbe comportare lunghi periodi di interdizione alla guida.La severità di questo sistema riflette la crescente preoccupazione per i pericoli legati all’uso di dispositivi mobili durante la guida, una delle principali cause di incidenti stradali in Italia. Essere consapevoli delle pesanti conseguenze legali e dei rischi per la propria vita e quella degli altri dovrebbe incoraggiare ogni conducente ad assumere comportamenti più responsabili e sicuri al volante.

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